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Diario del cammino verso il Montelago Celtic Festival 2022
Aug 31, 2022
Diario del cammino verso il Montelago Celtic Festival 2022

Il 2 e 3 agosto, in collaborazione con il Montelago Celtic Festival, abbiamo organizzato un cammino di due giorni che ha permesso ai partecipanti di raggiungere a piedi l’area del festival. Due giorni nell’entroterra maceratese per una Compagnia dell’Anello tutta particolare, composta da giovani provenienti da varie parti d’Italia. Abbiamo chiesto ad Alessandro, una delle nostre guide che insieme a Fabrizio ha accompagnato il gruppo, di raccontarci come è andata.

Ecco il suo diario di viaggio, buona lettura.

Come Guida Escursionistica accompagno gruppi lungo i sentieri dell’Appennino marchigiano e quest’anno ho avuto la fortuna di essere, insieme al mio collega Fabrizio Teodori, la guida del “Cammino di Erebor”, un trekking di due giorni e di circa 40 km che da Castelraimondo  arriva alle piane di Colfiorito raggiungendo a piedi il Montelago Celtic Festival

Per prima cosa voglio parlarvi della compagine che si è presentata alla stazione di Castelraimondo per affrontare questa avventura.

Iniziamo da nove ragazzi pugliesi, diciannovenni “freschi freschi” di maturità e reduci da un vero e proprio “viaggio della speranza”: partiti la sera prima da Bari con il treno per Ancona, hanno preso poi un regionale per Foligno ed un altro per Fabriano. Insomma tra soste in stazione e viaggio in carrozza ci hanno messo circa 11 ore di viaggio con rigorosa notte in bianco. Nonostante questa odissea si sono presentati con il sorriso in faccia e una voglia smodata di partire per l’avventura. Oltre alla brigata pugliese c’erano altri sette compagni di cammino un po' da tutta Italia. Insomma un gruppo variegato, molto giovane e pronto a divertirsi. 

Si parte sotto il sole con un caldo atroce e già dopo pochi chilometri si nota come l’allegria pugliese contagia tutti gli altri. Tra la musica di Battiato sulla cassa bluetooth e i cori dal vivo raggiungiamo Pioraco per l’ora di pranzo. Mangiamo sulle rive del Potenza ed i giovani, cioè praticamente tutti tranne noi guide, si fanno un bel bagnetto rigenerante sul fiume. Dopo un’irrinunciabile caffè al bar si riparte per Sefro lungo il fiume Scarsito, il cielo si copre e la temperatura fortunatamente scende per la gioia di tutti. Rombi di tuoni in lontananza e una pioggerella ci accompagnano fino all’arrivo a Sefro, dove decidiamo di invadere pacificamente il bar del paese per aspettare che spiova. La sosta tattica è stata utilizzata per far assaggiare il Varnelli ai camminatori non marchigiani, ora anche loro conoscono il “sovrano correttivo del caffè”. Dopo una mezz’ora di sosta si riparte per il rifugio di Valle Scurosa sotto una pioggerellina delicata e di gran lunga preferibile al solleone della mattina. Alle ore 17.30 si conclude così la prima tappa del cammino, ci accolgono a Valle Scurosa i gestori del rifugio con un aperitivo graditissimo a base di formaggio, olive, arachidi e pomodori secchi. Si montano le tende e dopo una doccia rigorosamente ghiacciata si fa cena nel rifugio. In serata il momento più emozionante di tutto il cammino: Luciano Monceri - uno degli ideatori del Festival di Montelago - nonché musicista eccelso, ci regala intorno ad un falò un concerto di nyckelharpa, uno strumento musicale ad arco della tradizione svedese

La seconda tappa si svolge nella Valle della Scurosa, una gola che passa in mezzo ai monti Pennino e Camorlo. Luogo suggestivo per la presenza di una faggeta antica, tra alberi imponenti e rocce calcaree saliamo di 500 metri di dislivello. Fortunatamente nella faggeta siamo riparati dal sole e per l’ora di pranzo riusciamo a raggiungere la Bocchetta della Scurosa, dalla quale si apre il panorama sull’altopiano di Colfiorito e soprattutto si vedono i tendoni del Festival di Montelago. Questa visione dall’alto ci fa sentire come una vera e propria Compagnia dell’Anello allargata. Ci fermiamo per pranzo sulla Bocchetta e dopo qualche foto di rito si riparte in discesa per il festival. Poco prima di raggiungere l’altopiano lancio la proposta di fare una grigliata serale per festeggiare il nostro arrivo al Festival, ma a patto che ognuno raccolga un po' di legna per la brace. Così gli organizzatori del festival ci vedono entrare carichi di legna ed entusiasmo. Dopo un momento di smarrimento di fronte all’enormità del festival e della sua incredibile organizzazione logistica scegliamo il punto dove piantare le tende. Una volta creato il campo base ci godiamo la nostra meritatissima grigliata e la notte magica di Montelago prima che il festival inizi

Concludo dicendo che è stata un’esperienza unica grazie al gruppo, ai luoghi attraversati e al Montelago Celtic Festival, che ci ha trasmesso la sua aurea magica a distanza. Come dicono i montelaghisti più affezionati è in questo periodo dell’anno che inizia il conto alla rovescia per l’edizione del prossimo anno. Lo stesso vale per me: pronto per il nuovo cammino verso Colfiorito, “Dite amici e… camminate”!

Alessandro, Guida Ambientale Escursionistica di Marche Active Tourism

 

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