La risalita dell'Esino - Un varco per il cielo
La Via di Eso è un cammino che si estende internamente nelle Marche, dall'Adriatico fino agli Appennini, seguendo a ritroso il percorso di uno dei fiumi più iconici della regione: l'Esino (Eso per gli antichi). Dove la natura è grande, generosa e accogliente, ci sono storie di divinità e regni, popoli e imperi, che nel corso dei millenni hanno lavorato, combattuto e abitato in questo territorio. Nell'attesa di proporre l'interno cammino, percorreremo due delle tappe più caratteristiche in luoghi ricchi di storia e bellezze naturalistiche entrando in diretto contatto con i piccoli borghi e le realtà lente che si snodano lungo questa Via.
Un varco per il cielo (da Serra San Quirico a San Vittore alle Chiuse e ritorno in treno)
Tappa dedicata ai grandi panorami montani. Si entrerà fin da subito in contatto con la natura lungo sentieri che, attraverso boschi e radure, conducono alla cima del Monte Murano, da dove si potrà godere di una vista magnifica sull'intero Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e Frasassi. Territorio dal passato antico, è qui che sono stati riportati alla luce reperti e manufatti di origine picena e celtica. Proseguendo la Via si incontrerà borghi montani e paessaggi evocativi che condurranno al silenzio della selva e alle falesie scolpite dal fiume, fino a San Vittore alle Chiuse, cuore del Parco.
Per un'esperienza più sostenibile, al termine di ogni singola escursione si ritornerà in treno al punto di partenza.
NB Dotarsi di pranzo al sacco.
- allenamento alla camminata ed esperienza in ambiente naturale
- capacità a percorrere sentieri stretti, su fondo misto di ghiaia, erba
- Ragazzi a partire da 12 anni
Cani ammessi al guinzaglio
Itinerario su sentieri o tracce di sentiero ben visibili, normalmente con segnalazioni. Può avere tratti ripidi; i tratti esposti sono di norma protetti o attrezzati. Può prevedere facili passaggi in roccia, non esposti e che comunque non richiedono conoscenze alpinistiche specifiche. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
Estate
• Scarpe da trekking o da ginnastica
• Pantaloni lunghi o corti
• Sopra vestiti a più strati
• Cappello e crema solare
• Mantella o k-way
• Almeno 1,5 litro d'acqua
• Snack, frutta
Autunno / inverno / primavera
• Scarpe da trekking o da ginnastica
• Pantaloni lunghi
• Sopra vestiti a più strati
• Cappello e guanti
• Mantella o k-way
• 1 litro d'acqua
• Snack, frutta
Il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi è un dei cuori verdi della Regione Marche. Nato nel settembre 1997, con i suoi 10.026 ettari, è la più grande area protetta regionale e comprende il complesso ipogeo delle Grotte di Frasassi. Un viaggio nel Parco è un "viaggio nel cuore delle Marche", alla scoperta dei tesori storico-artistici, celati da paesaggi ricchi di fascino ed armonia, immersi in una natura integra e rigogliosa. Il Parco è un’oasi di natura che offre la possibilità di effettuare escursioni nei suoi moltissimi sentieri, ammirando le ricchezze floro-faunistiche tipiche dell’ambiente pre-appenninico. Interessanti i fenomeni naturali che coinvolgono quest’area: il carsismo e la presenza di sorgenti sulfuree. Splendido esempio carsico è la suggestiva Gola di Frasassi, scavata dalle acque erosive del fiume Sentino che per millenni ha modellato questi luoghi, creando dirupi rocciosi e dando origine ad un regno sotterraneo di ineguagliabile splendore: le grotte di Frasassi.
A parte le meraviglie dei fenomeni carsici, la zona è un gioiello di biodiversità con le sue 105 specie di uccelli nidificanti, 40 specie di mammiferi, 29 tra rettili e anfibi e oltre 1250 specie vegetali. La fauna che abita il Parco della Gola della Rossa e di Frasassi evidenzia delle specie di notevole valore naturalistico per le Marche. Tra gli uccelli si contano ben 105 specie nidificanti delle 124 presenti in Provincia di Ancona. L’Aquila Reale rappresenta il vertice della catena alimentare costituita da mammiferi, uccelli, anfibi e crostacei; nel Parco, precisamente nella gola di Frasassi, nidifica l’unica coppia della Provincia di Ancona. Importante è anche la presenza di altri rapaci diurni quali l’Astore, il Biancone, il Nibbio reale, il falco Lanario e il falco Pellegrino. I Rapaci notturni sono rappresentati dalla Civetta, dal Barbagianni, dall' Allocco e dal Gufo comune; è stata inoltre confermata di recente la presenza del Gufo reale in un’area del Parco.
Tra i mammiferi spicca la presenza del lupo, che ha ricolonizzato la dorsale marchigiana nell’ultimo decennio grazie alla protezione legale della specie e all’espansione demografica di specie preda come il cinghiale, il daino ed il capriolo e recenti avvistamenti di cervo . Accertata è la presenza del gatto selvatico e della puzzola, oltre ai più comuni volpe, donnola, faina e tasso. Tra i roditori, oltre ai più comuni scoiattolo ed istrice, il Parco annovera specie più rare ed elusive come il topo quercino. Tra i mammiferi insettivori vi sono il Riccio, animale simbolo del Parco, la Talpa cieca e il Toporagno.
Le numerose cavità ipogee presenti in quest’area sono popolate da più di dieci specie diverse di chirotteri. Le colonie di Pipistrelli del Parco sono tra le più importanti d’Europa, con oltre 12.000Miniotteri, presenti sia in siti di svernamento che in nursery riproduttive. Tra la fauna cavernicola, oltre al geotritone è notevole la presenza del Niphargus, un raro e minuscolo crostaceo che popola i laghetti delle grotte.
Riguardo alla flora, nei settori calcarei del piano collinare sono diffusi boschi di carpino nero, su quelli marnoso-arenacei boschi di roverella talvolta con cerro. Nel piano montano si sviluppano boschi di faggio. Sui versanti più caldi delle gole rupestri, la vegetazione è tipicamente mediterranea con leccio, robbia selvatica, terebinto, fillirea, corbezzolo, asparago e stracciabraghe. Vaste aree delle dorsali appenniniche sono state interessate da interventi di rimboschimento effettuati a partire dalla fine del secolo scorso. Gli impianti sono stati eseguiti per lo più con resinose tra le quali: il pino nero d'Austria, il pino da pinoli (P. pinea), il pino marittimo, il pino d'Aleppo, l'abete bianco, l'abete greco, i cedri ed i cipressi. Nel territorio del Parco, si rinvengono estese formazioni prative soprattutto nelle zone sommitali dei rilievi.
Nel Parco crescono numerose specie botaniche molto rare, tra queste si segnala la Moehringia papulosa che in tutto il mondo si rinviene solo nelle gole di Frasassi, della Rossa e del Furlo, la Potentilla caulescens, il Rhamnus saxatilis, la Saxifraga australis e la Ephedra major, relitto di Era Terziaria. Sotto l’aspetto storico-artistico il territorio del Parco è ricco di un fitto reticolo di castelli e monasteri del quale sono presenti molte vestigia. Tra le più importanti si segnalano: gli ampi centri storici di Arcevia e Serra San Quirico, il Santuario di Frasassi, le abbazie di Sant’Elena, San Vittore delle Chiuse e Valdicastro, i castelli di Genga, Pierosara, Avacelli e Castelletta. (Fonte http://www.parcogolarossa.it)
Cosa fare nel Parco Naturale Regionale della gola della Rossa e di Frasassi
Effettuata una visita d’obbligo alle Grotte di Frasassi, uno dei luoghi in cui occorre obbligatoriamente andare almeno una volta nella vita. Marche Active Tourism organizza, nel corso di tutto l’anno, attività di turismo attivo e sostenibile per tutti i gusti. Vi porteremo all’interno del Parco Naturale Regionale della gola della Rossa e di Frasassi con escursioni, trekking, birdwatching, ciaspolate cicloturismo, campi vacanza e molto altro. Le nostre guide ed istruttori specializzati sapranno venire incontro a tutte le vostre esigenze. Risorse Active Tourism organizza anche attività “su misura” per gruppi, scuole, associazioni.