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Il Cammino nelle Terre Mutate è un percorso solidale e di conoscenza, nato e voluto dal basso, in seguito agli eventi sismici del 2016. Per non dimenticare le aree gravemente colpite dal terremoto e le problematiche che stanno attraversando si è fatta strada l’idea di una fruizione lenta di questi territori, che garantisce un momento di relazione profonda con l’ambiente naturale e con le persone che vivono il Centro Italia trasformato, legando una vasta area sismica dell’Appennino, da Fabriano a L’Aquila.
Sei giorni di cammino per un viaggio di scoperta lungo l’Appennino Umbro. Durante questo viaggio si attraverseranno gli altopiani di Castelluccio di Norcia, famosi per le fioriture estive, e passata l’antica Via Salaria si continuerà verso il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Saranno proprio questi ultimi a fare da scenario nelle ultime tappe, prima dell’arrivo a L’Aquila.
Una quota di viaggio verrà versata a realtà locali che operano nel territorio, per questo tratto saranno l’APS Monte Vector di Arquata del Tronto e il progetto di fruizione turistica di Campotosto.
Programma di viaggio
1° giorno
Ritrovo a Norcia e trasferimento in struttura ricettiva nel tardo pomeriggio per la presentazione del viaggio. A seguire una breve visita della città prima della cena a base di prodotti tipici.
Anticamente chiamata Nursia, Norcia è situata nel cuore della Valnerina, nella parete occidentale della pianura di Santa Scolastica, a poco più di 600 metri d’altitudine. Conosciuta soprattutto per aver dato i natali a San Benedetto e per il tartufo nero pregiato, fu importante centro strategico sabino che trasse il nome da Northia, divinità propiziatrice di fortuna, venerata dagli etruschi. Il terremoto del 1859 fu devastante: su 676 abitazioni ne rimasero in piedi solo 76. Il 18 settembre 1860, alla vigilia dell’annessione dell’Umbria al Regno d’Italia, un plebiscito sancì l’unione alla madre patria e la fine del potere dei papi. Molti giovani seguirono Garibaldi, altri combatterono contro gli austriaci, altri ancora parteciparono alla presa di Roma. Dopo l’Unità d’Italia, Norcia si arricchì di pregevoli opere pubbliche, quali porta Romana, il corso, il monumento a S. Benedetto, il teatro civico, la scalinata e il prospetto del teatro comunale, il campanile di S. Maria, il mattatoio, un nuovo acquedotto e strade carrozzabili, come quella per Ascoli.
Pernottamento a Fossi.
2° giorno
Dopo la colazione partenza per il primo giorno di cammino.
Questa tappa del CTM parte da Castelluccio di Norcia, posta su un bel colle da cui si può ammirare un bel panorama della pianura sottostante ed il cui abitato è stato completamente distrutto dal sisma del 2016-17. Durante il periodo della fioritura (Maggio–Giugno) delle colture delle rinomate lenticchie, la pianura si accende di colori complementari fornendo visioni di rara bellezza.
Dopo l’attraversamento della pianura ed il passaggio a Forca di Presta, si entra nel Percorso dei Mietitori del GAS sotto l’imponente visione del Monte Vettore. Dopo l’arrivo in struttura incontro con l’Associazione Monte Vector, davanti al camino. Cena e pernottamento.
CARATTERISTICHE PERCORSO
LUNGHEZZA: 20 Km
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 288 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 800 metri
DIFFICOLTA’: Media
3° giorno
Colazione in struttura e partenza per il cammino.
Questa tappa del CTM porta da Arquata del Tronto, uno dei comuni più devastati dai terremoti del 2016-17, fino ad Accumoli in vicinanza dell’epicentro del terremoto del 24 agosto 2016. La tappa è di media difficoltà e lunghezza. La prima parte del percorso si svolge nell’angolo sud-orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e per quasi tutta la sua durata si affaccia sul territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Usciti da Arquata del Tronto per circa 8 chilometri si cammina sull’asfalto della Salaria Vecchia, attualmente chiusa al traffico, prima di immergersi nei boschi lungo il sentiero storico tra Tufo ed Accumoli.
Arrivati all’Agriturismo conoscere Katia e la sua famiglia sarà un’esperienza indimenticabile.
Racconti agrituristici prima di cena e pernottamento
CARATTERISTICHE PERCORSO
LUNGHEZZA: 23 Km
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 564 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 860 metri
DIFFICOLTA’: Media
4° giorno
Colazione in struttura e partenza per il cammino.
Tappa da Accumoli ad Amatrice, il cui centro è stato quasi completamente raso al suolo dal sisma del 2016. Il percorso alterna tratti su asfalto a tratti su sentiero. Lungo il percorso si incontrano diversi centri abitati, o meglio ciò che ne rimane ed alcuni nuclei SAE, che permettono di rendersi conto dei danni subiti e della situazione attuale. L’arrivo ad Amatrice è sicuramente forte, la città storica è completamente da ricostruire.
Sistemazione in struttura e letture sul territorio. Cena e pernottamento.
CARATTERISTICHE PERCORSO
LUNGHEZZA: 18 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 620 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 564 metri
DIFFICOLTA’: Media
5° giorno
Dopo la colazione in struttura, partenza per il cammino.
La tappa ripercorre gli antichi sentieri che dall’abitato di Amatrice conducevano agli stazzi montani e a Campotosto; è di media lunghezza e non presenta particolari difficoltà. Le cime della Laga veglieranno per tutta la giornata sul cammino che sarà prevalentemente su sentieri segnati. Il dislivello si concentra soprattutto nella salita alle Macchie Ardenze da cui si gode lo spettacolo del lago di Campotosto e del versante nord-occidentale del Gran Sasso. La tappa ha un grande valore naturalistico: in primavera la fioritura è tra le più varie e colorate dell’Appennino, e in ogni stagione non è raro imbattersi in lepri e caprioli.
Visita alla Fonte della Tessitura e sistemazione nella struttura. Cena e pernottamento.
CARATTERISTICHE PERCORSO
LUNGHEZZA: 16 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 653 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 276 metri
DIFFICOLTA’: Media
6° giorno
Dopo la colazione in struttura, partenza per il cammino.
Per un tratto si tornerà sui passi della tappa precedente, fino alla cima del Monte Cardito, per proseguire a sud ovest in direzione della frazione di Poggio Cancelli. Tra la cima del Monte Coculle e le viuzze oggi quasi abbandonate del piccolo borgo, si attraverserà una zona ricca di ginestre e discese su pianori erbosi. Arrivati all’altezza della diga, inizia la salita al pianoro sommitale di Monte Mascioni. Obbligatorio fermarsi a contemplare l’indimenticabile panorama: sovrano incontrastato, tra i monti e le vette appenniniche che si lasciano contemplare da questa nascosta e preziosa terrazza, il massiccio del Gran Sasso. Si continua in discesa fino al centro abitato di Mascioni, ormai sul braccio opposto del lago.
Sistemazione in struttura e passeggiata per il paese. Cena e pernottamento.
CARATTERISTICHE PERCORSO
LUNGHEZZA: 15 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 550 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 500 metri
DIFFICOLTA’: Media
7° giorno
Dopo la colazione in struttura, partenza per il cammino.
Una delle tappe più belle, seppur molto lunga, traghetta il camminatore dai paesaggi verdi e dolci della Laga alle altezze granitiche del massiccio del Gran Sasso. Il dislivello è contenuto e si concentra soprattutto nella breve risalita che conduce alla cappella di San Vincenzo e alla strada provinciale del Vasto. La parte finale della tappa, che si snoda lungo il confine sud-occidentale del Parco, attraversa un magnifico altopiano per poi scendere verso la piccola frazione di Collebrincioni, offrendo panorami mozzafiato sui monti abruzzesi e sulla conca aquilana.
Dopo l’arrivo in paese, sistemazione e relax prima dell’incontro con la ProLoco locale. Cena e pernotamento.
CARATTERISTICHE PERCORSO
LUNGHEZZA: 25,6 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 600 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 900 metri
DIFFICOLTA’: Media/difficile
8° giorno
Dopo la colazione in struttura, partenza per il cammino.
L’ultima tappa del Cammino è una gradevole passeggiata che in due ore circa condurrà nel centro della città de L’Aquila, passando dal quartiere di San Giuliano. Dopo una breve deviazione alla Fonte Vecchia, da poco restaurata, si prende il sentiero che scende al santuario alla Madonna Fore, chiesetta amatissima dagli aquilani e meta prediletta delle loro passeggiate domenicali. Lungo il sentiero a fare da protagonisti sono i profili della Majella, del Sirente, del Monte Ocre, e la bella vista su L’Aquila.
Entrati finalmente in città, una breve passeggiata per le vie del centro condurrà alla famosa Basilica di Santa Maria di Collemaggio, meta del Cammino nelle Terre Mutate, meta finale del viaggio.
CARATTERISTICHE PERCORSO
LUNGHEZZA: 9 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 110 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 510 metri
DIFFICOLTA’: Facile
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, alle esigenze dei viaggiatori e delle strutture che ospitano il gruppo di viaggiatori. Il trekking prevede il servizio di trasporto bagaglio.
I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione da contagio Covid-19.
Sono necessari: scarponcini da trekking, borraccia almeno 1 L, kway o poncho per sicurezza, zaino per il trekking da 20/30 L, cappellino per il sole, crema protettiva, ricambi ed effetti personali.
Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari.
(L’agenzia non si assume la responsabilità qualora si verifichino problematiche relative ad allergie o intolleranze alimentari non dichiarate)
Referente locale
Il viaggio è accompagnato da una Guida Ambientale Escursionistica in tutte le tappe di cammino.
Livello di difficoltà
Il cammino alterna ambienti di collina a quelli di media montagna, presenta dislivelli giornalieri impegnativi ma non si hanno difficoltà tecniche nel tracciato. Non ci sono tratti esposti, l’itinerario alterna sentieri di montagna a mulattiere, strade sterrate e piccoli tratti di asfalto. Una settimana consecutiva di cammino richiede una buona preparazione fisica e un’abitudine a camminare su medie/lunghe distanze.