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Il Cammino nelle Terre Mutate è un percorso solidale e di conoscenza, nato e voluto dal basso, in seguito agli eventi sismici del 2016. Per non dimenticare le aree gravemente colpite dal terremoto e le problematiche che stanno attraversando si è fatta strada l’idea di una fruizione lenta di questi territori, che garantisce un momento di relazione profonda con l’ambiente naturale e con le persone che vivono il Centro Italia trasformato, legando una vasta area sismica dell’Appennino, da Fabriano a L’Aquila.
Sette giorni dunque di cammino per un viaggio di scoperta lungo l’Appennino Umbro-Marchigiano. Il viaggio attraversa le colline marchigiane che da Fabriano caratterizzano la sezione nord del cammino fino a Camerino, per entrare poi nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Da Fiastra a Castelluccio di Norcia una varietà di ambienti naturali e scenari accompagnerà incontri con realtà locali economiche e associative, rimaste dopo il sisma, le quali sono protagoniste della definizione di nuovi scenari, sociali ed economici.
Una quota di viaggio verrà versata a realtà locali che operano nel territorio, per questo tratto saranno l’APS C.A.S.A. (Cosa Accade Se Abitiamo) di Ussita e il progetto Back to Campi di Campi di Norcia
Programma di viaggio
1° giorno
Nel cuore delle Marche, ai piedi dell’Appennino, si apre uno dei territori più estesi d’Italia, ricco di bellezze naturalistiche e di beni storico-artistici: questa è Fabriano.
Ultimo lembo della Marca d’Ancona a ridosso dell’Umbria, Fabriano è circondata da verdeggianti paesaggi e da un’incontaminata natura che ne fa un felice esempio di riuscito connubio tra architettura e morfologia del luogo. Fabriano è stato un importante crocevia culturale dalle antiche origini e tradizioni che ancora oggi caratterizzano questo territorio ed espressione di un passato lontano e recente che è possibile cogliere nei valori ambientali, nella visione mutevole del paesaggio, nei caratteri dell’edilizia rurale, nell’aspetto silenzioso delle viuzze estranee al frastuono delle città, nell’estrema cordialità dei rapporti umani.
Dopo il ritrovo presso la stazione ferroviaria di Fabriano (ore 15.00) e una passeggiata per le vie della città si raggiungerà a piedi la struttura ricettiva, un vecchio monastero, nella frazione di San Casciano.
Caratteristiche Percorso
LUNGHEZZA: 11 KM
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 100 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 50 metri
DIFFICOLTA’: Media/facile
2° giorno
La tappa è l’inizio del percorso del Cammino delle Terre Mutate con partenza dalla piazza principale di Fabriano.
Percorrendo il centro storico si esce dal paese su un sentiero costeggiato da querce monumentali e si prosegue per l’eremo di San Silvestro alle pendici di Monte Fano fino ad affacciarsi su Valleremita. Si continua tra i boschi alle pendici di Monte Alto fino ad immettersi nella Valle Toiano e giungere nel borgo di Esanatoglia. Dopo aver attraversato il fiume Esino, si prosegue tra colline coltivate fino alla struttura ricettiva, immersa nella campagna di Matelica.
Cena tipica e chiacchiere con i custodi del cammino.
Caratteristiche Percorso
LUNGHEZZA: 27 Km
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 656 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 629 metri
DIFFICOLTA’: Media/difficile
3° giorno
Dall’agriturismo, in breve tempo si raggiunge il centro di Matelica, lasciata la quale si prosegue verso sud, risalendo le dolci colline che conducono verso Monte Pulischio.
Restando in quota nella rigogliosa vegetazione, si aprono i panorami sui vigneti marchigiani, Camerino e i Monti Sibillini all’orizzonte. Da Prati delle Cese si giunge, dopo una leggera discesa, al piccolo borgo di Castel Santa Maria e seguendo la strada asfaltata si raggiunge quindi il borgo di Castel Sant’Angelo. Si prosegue restando in quota e per una discesa nella macchia mediterranea si arriva nel fondovalle del fiume Potenza. Attraversato il fiume si continua tra le colline e si giunge all’abitato di Seppio. Proseguendo verso sud-est tra piacevoli saliscendi si arriva infine alle pendici di Camerino.
Dopo la sistemazione in struttura racconti di esperienze in cammino nella zona di Camerino.
Caratteristiche Percorso
LUNGHEZZA: 22,3 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 842 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 588 metri
DIFFICOLTA’: Media/difficile
4° giorno
Dopo la colazione si sale a Camerino, arroccata sull’incantevole paesaggio collinare marchigiano, e si procede verso Fiastra, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
In cammino si alternano passaggi su asfalto a tratti più brevi su carrarecce e sentieri. Il lago di Polverina con l’omonimo paese faranno da piacevole intermezzo per riposarsi. L’arrivo sul colle che domina Fiastra con le vedute sul lago di Fiastra e il castello Magalotti, saranno una bellissima ricompensa dopo la fatica della tappa.
Dopo la sistemazione in struttura visita al Centro di Educazione Ambientale Valle del Fiastrone. Cena e pernottamento.
Caratteristiche Percorso
LUNGHEZZA: 23 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 870 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 745 metri
DIFFICOLTA’: Difficile
5° giorno
Una delle tappe più belle e panoramiche di tutto il Cammino. Da Fiastra si sale nel bosco su un ripido sentiero sino a Fonte del Pozzo, da cui si potrà godere di uno splendido affaccio sul Lago di Fiastra.
Il percorso procede lungo crinali panoramici contornati da verdi pascoli montani. Si discende poi verso Fonte Troncaccia, non sempre comodamente accessibile per il fango. Si risale verso la cresta che separa la Valle d’Alfi da Campobonomo per poi ridiscendere verso l’altopiano di Macereto in cui si trova l’omonimo Santuario. Da qui si percorre un breve tratto di strada asfaltata per ridiscendere verso la valle di Ussita dominata dallo splendido massiccio dolomitico del Monte Bove.
Una volta sistemati in struttura ricettiva i ragazzi e le ragazze di C.A.S.A. racconteranno la loro esperienza sul territorio nel post-sisma. Cena e pernottamento.
Caratteristiche Percorso
LUNGHEZZA: 20,5 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1000 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 827 metri
DIFFICOLTA’: Media/difficile
6° giorno
Da Ussita si risale il versante ovest del Monte Careschio su un percorso a mezza costa che sovrasta la valle del Torrente Ussita.
Dopo circa 7 km si raggiunge una delle torri medievali di avvistamento delle mura difensive del borgo di Visso. Da qui si scende verso valle, si attraversa il paese e il fiume Nera per poi risalire verso la Valle di Visso, lungo l’antica strada che la collegava con Norcia. Il percorso procede in salita, nel bosco, per poi giungere su prati montani, un tempo coltivati, alle pendici del Monte Cardosa. Splendide viste sulla valle Castoriana prima di scendere verso Campi di Norcia.
Dopo la sistemazione in struttura incontro con la ProLoco per un aperitivo cena e il racconto di un progetto visionario che finalmente sta vedendo luce: Back to Campi.
Caratteristiche Percorso
LUNGHEZZA: 23,4 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 100 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 1187 metri
DIFFICOLTA’: Media/difficile
7° giorno
La tappa più corta del cammino inizia immergendoci nell’ampia e tranquilla valle Castoriana per poi iniziare a risalire verso la Forca d’Ancarano costeggiando le piccole frazioni di Piè del Colle e Sant’Angelo.
Arrivati a Forca d’Ancarano si apre l’altopiano di Santa Scolastica e la bellissima Norcia. Con comodo sentiero, attraverso campi di grano, fiancheggiamo la frazione di Fontevena e presto arriviamo alla piazza centrale di Norcia dominata dalla basilica di San Benedetto, patrono d’Europa.
Visita della città e cena a base di prodotti tipici.
Caratteristiche Percorso
LUNGHEZZA: 10 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 351 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 462 metri
DIFFICOLTA’: Facile
8° giorno
In questa tappa si raggiunge uno dei posti più belli dal punto di vista paesaggistico dell’intero parco naturalistico italiano: l’altopiano di Castelluccio di Norcia al cospetto del Monte Vettore e della cima del Redentore. La fatica del dislivello di 1000 metri che da Norcia, attraverso un antico sentiero usato dai pastori, raggiunge la forca del Monte Ventosola, viene più che ripagata da uno scorcio mozzafiato sul Pian Grande di Castelluccio, le cime intorno e quelle più lontane d’Appennino.
Una piacevole discesa verso il Pian Grande per camminare tra i campi coltivati della preziosa lenticchia IGP prima di giungere all’arroccato paese di Castelluccio. Rientro a Norcia con transfer privato e cena finale per un saluto di gruppo!
Caratteristiche Percorso
LUNGHEZZA: 15,5 Km circa
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN SALITA: 1125 metri
DISLIVELLO COMPLESSIVO IN DISCESA: 320 metri
DIFFICOLTA’: Media/difficile
9° giorno
Colazione in struttura e in funzione degli orari di rientro, saluti con i referenti locali e fine del viaggio. Norcia è servita da bus che la collegano con la stazione ferroviaria di Spoleto.
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori. I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione da contagio Covid-19.
Sono necessari: scarpe da trekking, borraccia almeno 1 L, kway o poncho per sicurezza, zaino per il trekking da 20/30 L, cappellino per il sole, crema protettiva, ricambi ed effetti personali.
Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari.
Referente locale
Il viaggio è accompagnato da una Guida Ambientale Escursionistica in tutte le tappe di cammino.
Livello di difficoltà
Il cammino alterna ambienti di collina a quelli di media montagna, presenta dislivelli giornalieri impegnativi ma non si hanno difficoltà tecniche nel tracciato. Non ci sono tratti esposti, l’itinerario alterna sentieri di montagna a mulattiere, strade sterrate e piccoli tratti di asfalto. Una settimana consecutiva di cammino richiede una buona preparazione fisica e un’abitudine a camminare su medie/lunghe distanze.