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A TU PER TU CON L'OCCHIO NASCOSTO DEI SIBILLINI
Sep 30, 2016
A TU PER TU CON L'OCCHIO NASCOSTO DEI SIBILLINI

I Monti Sibillini hanno sempre un lato nascosto da mostrare e da scoprire, anche a chi li abita da sempre: lo vedi nella passione e nella viva curiosità di Stefano e Alessio che dopo più di un anno dalle prime riprese salgono ancora verso i luoghi dove sono piazzate le fototrappole con trepidante attesa, mentre ci spiegano come è nata la pagina Facebook "L'occhio nascosto dei Sibillini".

"L'idea nasce per condividere aspetti spesso nascosti della natura che abbiamo “dietro casa” e che non tutti conoscono, la pagina ha scopo divulgativo e didattico. Vogliamo educare e sensibilizzare le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza del mondo degli animali attraverso semplici video o foto, senza dare mai giudizi o prese di posizione. Ci limitiamo a rendere consapevole la gente di cosa li circonda. Bisogna dire che tutto è nato per gioco, siamo amici legati da una profonda amicizia e passione per la fotografia naturalistica. Un tipo di fotografia che richiede molto tempo e pazienza e spesso non coincide con i nostri impegni personali. Così, anche un po’ per pigrizia, abbiamo cercato il modo per far sì che gli animali venissero a cercare noi: ecco l’idea delle fototrappole."

 

occhio nascosto sibillini
Un'idea nata da quattro ragazzi che hanno sempre vissuto in questi luoghi, riuscendo ad innamorarsi e relazionarsi con un ambiente rurale e montano da cui in tanti alla loro età scappano: "Siamo Stefano Ciocchetti di Belforte fotografo professionista di Beni Culturali, Alessio Vita di Belforte dottorando di ingegneria meccanica, Lorenzo Lambertucci di Caldarola titolare della ditta Sistema 3 e Giuseppe del Balzo Ruiti di Cessapalombo dipendente Tod's. Il rapporto con il territorio che ci circonda e nello specifico con i Sibillini è un rapporto molto stretto che cerchiamo di vivere a 360 gradi, ognuno attraverso le proprie passioni."

Ad oggi “L’occhio nascosto dei Sibillini” conta quasi 8000 likes, raggiunti nel giro di un solo anno. La pagina Facebook è stata già dall’inizio così popolare? Vi aspettavate tutta questa attenzione?
"La pagina ha iniziato ad avere molti seguaci fin da subito, poi è esplosa quando abbiamo iniziato a condividere le primi immagini del lupo appenninico e a realizzare le prime interviste su quotidiani e radio locali. Hanno parlato di noi anche su Radio2 Rai, nel programma Pascal di Matteo Caccia. Immaginiamo che il successo derivi dal fatto che molta gente, attraverso le nostre riprese, si senta per un attimo parte integrante di quel territorio e di quel mondo che si trova a così poca distanza dalle loro vite quotidiane ma che spesso ignorano."

Il vostro strumento principale sono le fototrappole. Cosa sono e a cosa servono?
"Sono delle semplici macchine fotografiche, chiuse in un box stagno, collegate ad un sensore che rileva i movimenti: quando il sensore viene azionato la macchina scatta una foto o realizza un video. Per le riprese notturne le nostre fototrappole sono dotate di alcuni LED che funzionano da flash emettendo luce a 940nm, cioè nel campo dell'infrarosso. Questa luce non è visibile all'occhio umano (che arriva intorno ai 760nm) e tanto meno a quello degli animali. In questo modo siamo certi di poter spiare i nostri amici senza recare loro alcun disturbo."

Come avete deciso i luoghi dove piazzarle?
"Inizialmente abbiamo cercato di mettere le fototrappole presso delle pozze d’acqua o dove notavamo segni di passaggi di animali, poi con il tempo abbiamo iniziato a comprendere le abitudini degli animali del bosco e ultimamente ci siamo fatti aiutare da uno zoologo esperto del luogo."

 

occhio nascosto sibillini bosco
Scendiamo dalla macchina e iniziamo a percorrere a piedi una stradina bagnata dalla pioggia della notte: il fango aiuta a riconoscere le impronte degli animali passati di lì, magari appena qualche ora prima di noi. Riconosciamo quelle di un cinghiale e di un capriolo, poi quella che potrebbe essere di un lupo: è più una speranza che una certezza, siamo quasi arrivati alle fototrappole e non vediamo l’ora di scoprire quali amici del bosco sono passati a visitarle.

Avete filmato tutte le specie di animali selvatici presenti nei nostri boschi o vi aspettate ancora qualche sorpresa?
"Nella zona dove sono attualmente le fototrappole abbiamo catturato praticamente tutti gli animali selvatici, ad eccezione del cervo che non frequenta quelle zone ed il camoscio che frequenta ambienti di alta montagna. Il sogno sarebbe quello di immortalare qualche rapace notturno o l’unico animale che forse ci manca davvero: il ghiro. Ultimamente abbiamo posizionato una fototrappola in una zona di montagna molto isolata con la speranza di riprendere magari un orso che sconfina dal parco Nazionale del Gran Sasso, come già successo una volta in passato."

occhio nascosto fototrappola

 

Le fototrappole sembrano far parte oramai dell’ambiente naturale, se non ci fossero Stefano ed Alessio non le avremmo mai notate; al contrario degli animali, ben più dotati di noi a livello sensoriale e olfattivo, che come si vede bene dalle riprese nella pagina Facebook si avvicinano sempre a “dare un’annusata”. Stefano e Alessio aprono il computer e caricano la scheda della fototrappola, sono evidentemente in fibrillazione, non vedono l’ora di vedere che cosa hanno ripreso: “Questo è il momento più emozionante. Se abbiamo fortuna e troviamo qualche animale raro, dalla prossima settimana venite sempre con noi”. Ridiamo e promettiamo che lo faremo più che volentieri, mentre passano i primi video di pochi secondi che riprendono solo il respiro del bosco: è il vento che fa muovere le foglie e mette in azione la fototrappola. Poi i primi animali, e iniziamo ad entusiasmarci come bambini. Quel che hanno ripreso per ora è un segreto, lo mostreranno nelle prossime settimane. Ma sì, c’è anche lui, l’animale che da sempre ha un rapporto stretto con questa terra, su cui si sprecano storie e leggende e che in un recente sondaggio fatto proprio dai ragazzi dell’Occhio nascosto dei Sibillini è risultato il più amato dai followers della pagina: il lupo.

Ha creato indignazione la notizia del lupo ucciso dai bracconieri ad inizio anno. Purtroppo i lupi uccisi per bracconaggio sono in media due all'anno nei Sibillini. Il vostro sito può aiutare a creare maggiore consapevolezza nelle persone e quindi aiutare ad arginare il fenomeno?
"Sappiamo che il "tema lupo” sta diventando una tema molto caldo e sempre più sentito in questi ultimi tempi. Spesso nei commenti ai nostri video ci capita di leggere delle dichiarazioni non troppo tenere nei confronti di questo animale. Come ho detto prima il nostro auspicio è che la gente, anche attraverso il nostro lavoro, si informi e si faccia un’idea consapevole e libera da pregiudizi o dicerie locali."

Prima di ritornare indietro facciamo un giro nei dintorni, c’è anche una pozza d’acqua e fango che rinominiamo subito “la piscina dei cinghiali”: è probabile, dalle impronte a terra, che qui vengano cuccioli e adulti a divertirsi un po’. E’ incredibile il silenzio, la bellezza incontaminata di questi luoghi che permette agli animali di vivere la loro vita quando l’uomo si allontana. Parliamo con Stefano e Alessio di queste meraviglie naturali, della poca consapevolezza che c’è ancora dell’immenso patrimonio che abbiamo e della necessità di un’auspicabile sviluppo turistico eco-sostenibile, che porti più persone a conoscere e visitare le bellezze dei Sibillini sempre preservando la vita degli animali e la biodiversità. Per far questo c’è forse il bisogno di una più stretta cooperazione tra i vari soggetti che operano sul territorio.

Fra poco “L’occhio nascosto dei Sibillini” si doterà di un nuovo strumento, il sito web http://occhiodeisibillini.com/, che magari permetterà di fare un’ulteriore salto di qualità e soprattutto trovare sinergie con altre realtà del luogo?
"Il sito uscirà tra non molto, magari al raggiungimento di 10.000 fan sul gruppo Facebook, l’idea è quella di creare un punto di riferimento per tutti gli amanti della natura e dei nostri territori. Per il futuro sicuramente cercheremo di ampliare il nostro parco macchine: Alessio, il nostro ingegnere, ne sta realizzando una molto speciale. La speranza è quella di stringere collaborazioni con realtà pubbliche e private che prendano a cuore il nostro operato e continuare così la nostra opera di divulgazione. Abbiamo ancora molto materiale interessante da pubblicare, con qualche ripresa oserei dire unica."

Noi non vediamo l’ora di vederle. Ci salutiamo facendoci un grande “in bocca al lupo” per i rispettivi progetti. La risposta, manco a dirlo, non è “crepi” ma Viva il lupo!.

di Emanuele Tartuferi
Foto di Michele Massetani

 

 

 

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