Le piante spontanee dei Sibillini: riconoscimento, usi, tradizioni





Tutta la magia della flora del Parco Nazionale dei Monti Sibillini insieme a Chiara Maracci, tecnico erborista, che ci illustrerà come un percorso può diventare una fonte di erbe utili per rimedi naturali. Un itinerario piacevole su strada sterrata lungo la gola del Rio Sacro adatto alle famiglie e ai bambini (dai sei anni in su) volto al riconoscimento di piante spontanee, alla loro lavorazione e agli usi salutistici tradizionali e moderni. Conoscere il nome delle piante ci aiuta a connetterci al territorio, a notare particolari e a vedere la Natura con occhi differenti. Una volta conosciuta, una pianta entrerà a far parte della nostra memoria cognitiva ed emozionale. Il Rio Sacro con le sue acqua limpide, ha scavato nel tempo delle piccole forre dove cresce una vegetazione rigogliosa e dove le farfalle sapranno regalare ai nostri occhi una piacevole sensazione di benessere.
Itinerario su stradine, mulattiere o sentieri ben tracciati che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono solitamente al di sotto dei 2000 metri. Richiedono comunque una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.
Itinerario su sentieri o tracce di sentiero ben visibili, normalmente con segnalazioni. Può avere tratti ripidi; i tratti esposti sono di norma protetti o attrezzati. Può prevedere facili passaggi in roccia, non esposti e che comunque non richiedono conoscenze alpinistiche specifiche. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
Itinerario generalmente segnalato, ma che richiede capacità di muoversi su terreni particolari, quali tratti su terreno impervio o infido, tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche (es. tratti attrezzati), tratti non segnalati, etc.